Whispers of the Dead Saint | RECENSIONE

di Federico Rossi


Titolo:  Whispers of the Dead Saint
Autore: John Baltisberger
Editore:  Zeppelin Books
Data di pubblicazione: 20 novembre 2024
ISBN: 978-1955745390
Prezzo (Euro): 14,90 (flessibile)
N. Pagine: 104
Link per l’acquisto: Store Ufficiale

Per chi non conoscesse Mörk Borg: detto in due parole, non è un gioco di ruolo per i deboli di cuore. Immergendosi in un mondo post-apocalittico sull’orlo della distruzione, corrotto dalla magia nera e infestato da creature orribili, questo sistema di gioco invita i giocatori a vivere avventure crudeli e senza speranza interpretando personaggi anti-eroi. La morte è sempre in agguato, e la follia è un compagno costante. Le regole sono semplici e rapide da apprendere, ma è l’atmosfera ciò che distingue questo GdR: le sessioni si sviluppano tra antiche profezie, culti oscuri e orrori innominabili.

L’obiettivo? Sopravvivere, se possibile, in un mondo dove l’umanità è al limite dell’estinzione.

Whispers of the Dead Saint: un’Odissea nella Tenebra

John Baltisberg, con “Whispers of the Dead Saint”, ci trascina ancora più in profondità nell’abisso di Mörk Borg, delineando in un mondo oscuro e decadente, intriso di disperazione e misticismo. La novella, che si colloca facilmente nel filone del grimdark fantasy con forti tendenze all’horror e allo splatter, inizia con il protagonista, Dödz Bringare, che viene liberato dalla prigione dove era rinchiuso a causa di ubriachezza. Grazie alla sua fama di sterminatore di non-morti viene assoldato dal lord locale per salvare la moglie, rapita e sotto riscatto dalle forze oscure.

Accompagnato da un gruppo di mercenari, Dödz dovrà farsi strada tra cimiteri infestati, cultisti corrotti, orrori abominevoli e magia nera per svolgere la sua missione.

Come ogni buona avventura in Mork Borg, “Whispers of the Dead Saint” si conclude con un finale amaro e ambiguo, lasciando i giocatori lettori con un senso di profonda soddisfazione insoddisfazione. Non aspettatevi un lieto fine o una redenzione: in questo mondo, l’unica costante è la sofferenza.

Un’atmosfera soffocante e cruenta

La scrittura di Baltisberg è dura e decisa come ci si deve aspettare in questo tipo di narrazioni: le descrizioni viscerali, dense, macabre, cruente e lo stile narrativo sono strumenti perfetti per costruire un mondo in cui ogni dettaglio sembra contribuire al senso di inevitabilità e terrore.

Su questa tela si muove l’anti-eroe Dödz, personaggio tratteggiato brevemente e solo accennato, ma quanto basta per farci capire la sua complessità, il cui cinismo e brutalità sono bilanciati da una profonda umanità, che emerge in momenti inaspettati.

Si viene dunque a comporre un quadro tanto vivido quanto cupo, dove la morte è all’ordine del giorno e l’orrore si insinua in ogni angolo.

Per fare un paragone, le atmosfere mi hanno ricordato davvero tanto il bellissimo videogame “Darkest Dungeon”, che vi consiglio di recuperare se già non l’avete.

Un’orribile conclusione

Non è ovviamente un’opera perfetta: il finale è raffazzonato e poco comprensibile, scritto troppo in fretta e furia per chiudere la novella. Avrei apprezzato una ventina di pagine in più che avrebbero permesso all’autore di espandere meglio gli ultimi fatti. Anche la trama è estremamente semplice, ci troviamo più che altro catapultati in una serie di avventure rocambolesche con combattimenti truculenti e disperati.

Nonostante ciò, questo libro è una lettura avvincente e anche un ottimo punto di partenza per chi desidera immergersi nel mondo di Mörk Borg o ampliare la propria visione di esso.

Nota doverosa: L’edizione italiana di Zeppelin books è arricchita da numerose tavole a colori di Simone Tammetta che impreziosiscono l’opera.

COSA MI È PIACIUTO:
Atmosfera incredibile
– Mostri orribilmente dark

– Scrittura semplice, ma efficace
Contiene un dungeon giocabile con le regole del gioco di ruolo

COSA NON MI È PIACIUTO:
Trama troppo semplice
– Finale caotico
– Prezzo elevato

VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐

/ 5
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