di Massimo Costante
![]() | Titolo: Sono bella? Autore: Jon Athan Editore: Dark Abyss Data di pubblicazione: 20 ottobre 2022 ISBN: 979-1280782151 Prezzo (Euro): 16,5 (flessibile) N. Pagine: 240 Link per l’acquisto: Amazon |
I lettori appassionati son la vera forza di un autore che vuole emergere o non ancora pubblicato nei nostri lidi. E soprattutto in mercati come quello italiano, spesso accade che le vere scommesse su nuovi autori a noi sconosciuti arrivano dalle case editrici a carattere indipendente. Jon Athan col suo romanzo Sono bella? arriva per la prima volta in Italia grazie a Dark Abyss, un autore che mancava, che ha avuto una forte risonanza da parte di quei lettori che hanno avuto il coraggio di affrontare un viaggio tra gli USA e il Giappone permeato da un amore malato e di una violenza inaudita e disturbante. Vediamo se anche voi avrete il coraggio di non chiudere il libro fino alla fine…
Sono bella? Riscrittura di una leggenda giapponese
Il tam tam di recensioni, consigli di lettura e l’anima spiccatamente hardcore horror di questo romanzo, mi hanno incuriosito e spinto alla sua scoperta.
Jon Athan, autore del romanzo Sono bella?, è noto per il suo lavoro nella narrativa horror estrema e nello splatterpunk. Nato in California nel 1992, ha iniziato a scrivere storie horror fin da giovane, mostrando una forte passione per il genere. Sebbene abbia studiato giustizia criminale, ha deciso di concentrarsi sulla carriera di scrittore, pubblicando oltre 60 romanzi. Le sue opere, spesso ispirate da emozioni personali come rabbia e depressione, esplorano i confini più estremi dell’orrore e della psicologia umana.
Oltre ad attaccarsi (e vedrete che questo termine sarà determinante in questa storia) al genere hardcore horror, sono molte le peculiarità di questo romanzo che mi hanno conquistato. La prima – senza dubbio – è la riproposizione di alcuni aspetti della cultura giapponese.
Ma andiamo con ordine dandovi un’idea di questa storia agghiacciante.
Durante un viaggio di lavoro a Tokyo, Adam Miller trascorre una notte di passione con la giovane Miki Someya, ma ciò che per lui è stato solo un incontro occasionale diventa per Miki un’ossessione. La ragazza inizia a seguirlo per le strade della città, sviluppando un attaccamento inquietante.
Adam cerca di sfuggirle, ma tutto precipita quando Miki minaccia di rivelare la loro relazione alla moglie di lui. Accecato dalla rabbia, Adam la aggredisce brutalmente, con una sequenza davvero raccapricciante, e fugge dal Giappone, cercando di lasciarsi tutto alle spalle per evitare gravi ripercussioni.
Tuttavia, anni dopo, nella sua città natale, alcuni bambini iniziano a scomparire misteriosamente. L’unico indizio è la presenza di una donna dal volto sfregiato, e Adam inizia a temere che il suo passato oscuro sia tornato a tormentarlo, spingendolo verso una resa dei conti inevitabile.
Nella prima parte del romanzo, la scoperta di alcuni costumi ed espressioni giapponesi mi hanno immerso letteralmente in quel fatidico viaggio fatto in Giappone da Adam, lo sventurato co-protagonista della storia. Ma vi assicuro che la parte più interessante è la ricostruzione della leggenda della donna dalla bocca sforbiciata anch’esso un tipico costume della cultura underground giapponese.
Nella seconda parte del romanzo, molto più viscerale, cruda e opprimente della prima, gioca anche un ruolo fondamentale la pandemia da Covid-19 che abbiamo tutti conosciuto nostro malgrado. Costrizioni, incertezze sul futuro e mascherine giocheranno un ruolo determinante anche in questa fiction davvero oscura.
Un romanzo che richiede uno stomaco davvero forte
Il finale della storia è ciò che forse mi ha turbato di più in assoluto. Colpa di alcuni passaggi davvero estremi che personalmente ho digerito a fatica.
Lo stile di Athan è scorrevole, semplice sequenziale e non stratificato, resta in ogni caso coinvolgente. Alcune scelte narrative lasciano perplessi, come ad esempio la scelta di alcune vittime in tenerissima età che mal si collegano al male di vivere di Miki. Alcune imprecisioni nella battitura del testo preso in analisi nella sua versione cartacea, ma nulla che possa guastare la lettura.
Sono bella? è una lettura coinvolgente, forte e disturbante che farà felici tutti gli amanti della letteratura splatter horror. Un ottimo inizio per introdurre Jon Athan nel nostro panorama e che vi spingerà anche alla prosecuzione di Per ogni lacrima versata sempre per i tipi della Dark Abyss.
COSA MI È PIACIUTO:
– Riferimenti alla cultura giapponese
– Empatia per i protagonisti
– Scene visivamente forti…
COSA NON MI È PIACIUTO:
– Alcune scelte narrative non completamente comprensibili
– Alcune scene sono forse troppo forti
👍CONSIGLIATO A:
se ti piacciono le storie hardcore horror e fortemente splatter
👎NON CONSIGLIATO A:
ai deboli di stomaco
VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐