di Massimo Costante
Titolo: Sconosciuti alle feste Autore: Laura Scaramozzino Editore: Kipple Officina Libraria Data di pubblicazione: 25 settembre 2024 ISBN: 978-8832179910 Prezzo (Euro): 15 (flessibile) N. Pagine: 108 Link per l’acquisto: Amazon |
Sconosciuti alle feste di Laura Scaramozzino, pubblicato da Kipple Officina Libraria nella prestigiosa collana K-noir curata da Paolo Di Orazio, rappresenta un’opera di notevole spessore letterario che comprende una novella (“Bambole”) e due racconti (“Sconosciuti alle feste” e “Orsi bianchi”). L’autrice dimostra una raffinata padronanza delle tecniche narrative, adottando strutture complesse caratterizzate da prospettive multiple e manipolazioni temporali sapientemente orchestrate.
Scopriamo nel dettaglio l’autrice e la sua opera.
Laura Scaramozzino emerge come una voce significativa nel panorama letterario contemporaneo. La sua attività di editing e coaching letterario, unita alla collaborazione con case editrici indipendenti, si riflette nella raffinatezza tecnica della sua scrittura. Il suo precedente romanzo per ragazzi, “Dastan verso il mare”, ha già ottenuto riconoscimenti significativi, e la sua presenza in numerose riviste letterarie testimonia una carriera in costante evoluzione.
La peculiarità dell’opera risiede nella sua architettura narrativa, che alterna punti di vista e temporalità diverse senza mai compromettere la leggibilità del testo. Questa scelta strutturale, lungi dal generare confusione, stimola un coinvolgimento attivo del lettore nel processo narrativo. La Scaramozzino eccelle nella caratterizzazione psicologica dei personaggi e nella costruzione degli ambienti, utilizzando uno stile conciso ma incisivo che si inserisce nel filone del weird contemporaneo, distinguendosi per una narrazione fantastica dai toni surreali e allucinati.
Bambole
La novella principale, strutturata in sette capitoli più una “bonus track“, esplora il complesso rapporto tra Bianca e il suo sequestratore Daniele. La narrazione alterna le prospettive dei due protagonisti, creando un intreccio psicologico di notevole profondità. La caratterizzazione di Bianca, segnata dal lutto materno e da profonde insicurezze, risulta particolarmente toccante. La Scaramozzino riesce a rendere tangibili i suoi stati d’animo attraverso una prosa intensa e evocativa.
Il personaggio di Daniele, con le sue distorsioni psicologiche e il suo complesso edipico irrisolto, viene delineato con altrettanta maestria. La metafora delle “bambole” diventa uno strumento potente per esplorare le dinamiche di potere nelle relazioni tossiche, offrendo una critica sociale sottile ma incisiva.
Sconosciuti alle Feste
Il racconto eponimo e centrale esplora il tema del confronto generazionale attraverso la storia di Ivana, settantenne che intreccia una relazione con il giovane Andrea. La narrazione si arricchisce di elementi soprannaturali che fungono da metafora per le dinamiche di potere intergenerazionali. L’intreccio con la storia parallela di Tina, l’anziana rom, crea un tessuto narrativo complesso e stratificato.
Orsi Bianchi
L’ultimo racconto rappresenta forse l’opera più ambiziosa della raccolta. Intrecciando elementi di folk horror e narrativa distopica, la Scaramozzino costruisce un racconto complesso sulla relazione incestuosa tra Norma e Gioele, sullo sfondo di un mondo dominato da riti ancestrali e da un misterioso morbo. La struttura temporale frammentata contribuisce a creare un’atmosfera straniante e coinvolgente.
Sconosciuti alle feste si configura come un’opera di notevole spessore letterario che richiede e premia un lettore attento e partecipe. La Scaramozzino dimostra una rara capacità di fondere complessità strutturale e profondità tematica, mantenendo al contempo un’elevata leggibilità. Il suo approccio al weird e all’horror si distingue per raffinatezza e originalità, offrendo una riflessione profonda su temi universali come il potere, l’identità e le relazioni umane.
La raccolta rappresenta un esempio eccellente di come la letteratura di genere possa elevarsi a veicolo di riflessione sociale e psicologica, senza perdere la sua capacità di coinvolgimento emotivo. L’opera si rivolge a un pubblico maturo e esigente, interessato a esplorare le potenzialità della narrativa contemporanea oltre i confini convenzionali dei generi.
COSA MI È PIACIUTO:
– Visionario e immersivo
– Un weird che affonda le sue radici sulle relazioni umane
– Stilisticamente perfetto
COSA NON MI È PIACIUTO:
– Alcuni POV molto originali inizialmente fanno fatica ad essere apprezzati e compresi
👍CONSIGLIATO A:
se ti piacciono le storie weird e di riflessione sociale
👎NON CONSIGLIATO A:
se cercate un’opera di mero intrattenimento
VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐