Pulp Horror di A.L. Zagat | RECENSIONE

di Federico Rossi

Titolo: Pulp horror
Autore: A.L. Zagat
Editore: Edizioni Arcoiris
Data di pubblicazione: 15 marzo 2022
ISBN: 9788899877682
Prezzo (Euro): 14
N. Pagine: 204
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Arthur Leo Zagat (1896–1949) fu un avvocato americano e autore di opere di genere “pulp macabro”, totalmente sconosciuto in Italia, almeno finora. Dalla prefazione a questa antologia a lui dedicata, scopriamo che scrisse più di 500 racconti, pubblicati sulle riviste pulp dell’epoca, come Amazing Stories, Terror Tales e Weird Tales.

Edizioni Arcoiris, nella sua collana “La piccola biblioteca di Lovecraft”, ci propone questa raccolta di cinque racconti, tutti abbastanza lunghi, rappresentativi dello stile dell’autore.

Il titolo, la copertina e l’epoca in cui sono stati scritti ci fanno già capire il tipo di narrazione che ci troviamo di fronte. Racconti sì macabri e che attingono a piene mani da quello che oggi consideriamo l’horror classico (orde di zombie che scorrazzano in un piccolo paese, misteriosi lupi mannari, vampiri che infestano una barca, ecc…), ma con l’aggiunta della componente pulp dell’epoca: tantissime scene di azione e in ogni racconto ci sono sempre delle donne in mezzo, sono sempre bellissime, poco vestite e i mostri se ne vogliono impossessare (non a caso, mi hanno ricordato molto le donne nei racconti di Conan il Barbaro di R.E. Howard).

“Due volte male”, protestarono gli indigeni. “Una bara e una donna a bordo!” Ma Dan non si sarebbe tirato indietro. E salpò, alla volta dell’isola dei morti-vivi.

La scrittura di Zagat, è estremamente rapida, coinvolgente, senza un attimo di tregua, ci spara direttamente in mezzo alla vicenda e tra corse rocambolesche sui tetti, l’alta marea che rischia di affogarci, lupi argentati che annusano fuori dalla nostra porta è davvero difficile posare il libro prima della fine della storia. Tutti ottimi racconti, con la giusta dose di azione e mistero. A proposito di mistero, Gianluca Venditti, uno dei due curatori della collana insieme a Jacopo Corazza, ci mette in guardia nella sua prefazione: ci troviamo davanti a racconti weird menace o shudder pulp, cioè storie il cui elemento soprannaturale approda poi in un epilogo razionale, e cita sarcasticamente il “finale alla Scooby-Doo”. Confermo questo pensiero, ma io, da patito del soprannaturale, mi sono divertito comunque nel leggere i racconti e ancor di più a scoprire come l’autore svela la farsa.

L’edizione, in copertina flessibile, è ben curata e riporta anche le illustrazioni che accompagnavano i racconti nelle riviste originali in cui furono pubblicati all’epoca, oltre a delle spassose pubblicità, sempre prese dalle stesse riviste.

COSA MI È PIACIUTO:
– Te li godi sul momento
– Scrittura adrenalinica
– Leggeri, divertenti e antistress


COSA NON MI È PIACIUTO:
Te li godi SOLO sul momento
– Personaggi piatti
– Si dimenticano presto

👍CONSIGLIATO A:
 a chi cerca una lettura rapida e avventurosa

👎​NON CONSIGLIATO A:
a chi cerca per forza il soprannaturale o personaggi/trame profonde.

VOTO: 3/5⭐⭐⭐