Cerimoniale notturno | RECENSIONE

di Federico Rossi

Titolo: Cerimoniale notturno
Autore: Thomas Owen
Editore: Agenzia Alcatraz
Data di pubblicazione: 30 settembre 2021
ISBN: 978-8885772311
Prezzo (Euro): 14
N. Pagine: 256
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Piccola premessa: per chi non la conoscesse, BIZARRE è la collana di narrativa di Agenzia Alcatraz dedicata al fantastico in tutte le sue forme, prevalentemente quelle gotiche, bizzarre, orrorifiche e con un particolare occhio di riguardo verso la letteratura fantastica francofona.

L’obiettivo principale è quello di ripescare o proporre autori i cui lavori in Italia sono stati poco trattati o addirittura non sono mai arrivati. Voci importanti che però, per un motivo o per l’altro, sono rimaste poco ascoltate. Proprio come Thomas Owen.

Thomas Owen, pseudonimo di Gérald Bertot, è uno scrittore belga nato nel 1910 nel bel mezzo delle Fiandre e morto a Bruxelles nel 2002. È stato anche grande amico del ben più noto Jean Ray e con lui fa parte dei grandi autori fantastici della Scuola Belga del Bizzarro, di cui è uno degli esponenti più celebri e apprezzati in patria e nel mondo, ma purtroppo abbiamo dovuto aspettare il 2021 per poterlo leggere tradotto in italiano.

«Passando la sua piccola lingua rossa sulle labbra, riassaporava il gusto insipido e dolce del sangue che gli aveva rubato».

Fin dalla copertina Thomas Owen ti porta fuori strada. Lui scrive di fantasmi, di assassini, di viaggi temporali, di vampiri, di accadimenti soprannaturali… solo che tu non lo sai. Non sempre, ma spesso, i racconti di questo volume sono racconti del quotidiano, magari onirico, magari decadente, ma sempre storie di vita normale. Poi arrivi alle ultime 4 righe e ti accorgi che sei stato preso in giro fin dall’inizio, leggendo quelle poche parole che stravolgono totalmente tutto ciò che è stato raccontato finora. Avete presente la classica scena del tizio che cammina tranquillo per strada e poi gli cade un vaso di fiori in testa, stendendolo? Ecco, la sensazione è proprio quella.

È vero che ci sono anche racconti che invece, fin da subito, fanno capire che sono racconti totalmente di fantasia o ironici, ma sono una minoranza e non hanno lo stesso impatto, pur essendo tutte ottime opere.

Il volume è composto da 16 cortissimi racconti da 10-15 pagine ciascuno, il che li rende davvero fruibili in qualsiasi momento della giornata quando si ha un quarto d’ora libero. Infine, per chiudere il volume, una bella novella (o racconto lungo) del viaggio a Tabiano, Paese sconosciuto dove si pescano uccelli, gli alberi creano perle… e la gente è totalmente oppressa.

Nota di grande merito al traduttore, Luca Fassina, e all’editore nella persona di Max Baroni per la precisione e la cura del volume. Non è facile pubblicare un libro di 250 pagine senza mezzo refuso o errore, ma loro ci sono riusciti. Inoltre sia la grafica, sia l’illustrazione di copertina (disegnata da Henri Lievens), che personalmente trovo fantastiche, sono quelle originali apparse nella collana belga Marabout Fantastique, da cui Agenzia Alcatraz ha tratto la sua collana Bizarre.

COSA MI È PIACIUTO:
Ogni racconto è una sorpresa
– Scrittura elegante, precisa, veloce
– La cura e la passione si sentono
– Lettura seriamente perturbante

COSA NON MI È PIACIUTO:
Un paio di racconti non mi hanno convinto

VOTO: 5/5⭐⭐⭐⭐⭐