La mummia del Re Serpente | RECENSIONE

di Federico Rossi

Titolo: La mummia del Re Serpente
Autore: Claudia Salvatori
Editore: Independent Legions Publishing
Data di pubblicazione: 25 settembre 2023
ISBN: 9791280713681
Prezzo (Euro): 14,5 (flessibile) 3,99 (ebook)
N. Pagine: 120
Link per l’acquisto: Store Ufficiale

La Mummia del Re Serpente è una novella (molto molto) dark fantasy scritta da Claudia Salvatori (Genova, 1954), scrittrice professionista vincitrice di più premi letterari e sceneggiatrice di fumetti.

Come da titolo, tutto ruota attorno al ritrovamento di questa mummia dalle fattezze rettiloidi. Sarà un falso? Oppure è vera? Che misteri cela, quale è la sua storia?

La protagonista è Maya e, come in ogni buon fantasy, è orfana e viene emarginata perché “diversa”, bullizzata a scuola e maltrattata da tutti. Maya però ha un’intelligenza molto al di sopra della media e finisce anche per eccellere nel combattimento, dopo l’arruolamento nell’esercito. Intraprende quindi una carriera sia accademica che militare, ma tutto ciò fa solo da contorno alla storia. Praticamente da sempre affascinata dall’antico Egitto, dall’esoterismo, dalla magia, la ragazza viene irresistibilmente attratta da questa mummia, sentendo un legame antico con lei, tanto da voler tentare di riportarla in vita con uno strano rituale.

«Maya, dimmi solo che non credi che una mummia egizia possa tornare a vivere.»
Stavolta sono io a ridere.

La novella è divisa in due parti. Nella prima conosciamo Maya (e altri personaggi secondari), esplorandone il curioso background e affondando con lei in questa ossessione per la mummia di Rahesy il Re Serpente. Nella seconda parte invece il protagonista è Rahesy stesso, durante la sua gioventù nell’Antico Egitto. Scopriamo la sua storia, la sua fissazione per la morte, la profezia che lo lega ad un’altra persona e, grazie ad un antico rituale, riviviamo alcune vicende descritte nella prima parte del libro, ma dal punto di vista della mummia stessa. Devo dire che è stata davvero una bella trovata vedere la stessa storia da due punti di vista differenti, cosa che ha permesso all’autrice di mantenere alcuni misteri per svelarli successivamente.

La scrittura di Claudia è molto curata ed equilibrata, senza appesantire con troppe descrizioni o essere affettata con troppo poche, e si nota uno studio o una passione dell’autrice per la società e i rituali degli antichi egizi. Dall’altro lato però, la scrittura costantemente allo stesso livello non crea cliffhanger, se non quello alla fine della prima parte.

Sono presenti inoltre due sottotesti, davvero interessanti e attuali: il femminismo da un lato (la “storia d’amore”, passatemi il termine, tossica tra Maya e Rahesy) e la cultura del consumismo e la società moderna che sembra regredire alle barbarie (comparata con la semplicità, la grandezza e l’onestà degli antichi egizi). Entrambi i temi sono trattati in maniera molto delicata, ma con un taglio che ho trovato estremamente pessimistico e terrificante. Personalmente, non vorrei vivere in un mondo come quello descritto in questo libro.

Vi lasciamo anche il video di unboxing da parte dell’editore:

COSA MI È PIACIUTO:
– Sottotesto pessimistico che fa pensare
– Il finale
– Struttura narrativa in due parti
– Background e divagazioni utili per focalizzarsi sul soggetto


COSA NON MI È PIACIUTO:
– Stile fin troppo lineare
Le abilità di Maya non vengono sfruttate

VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐