di Federico Rossi
Titolo: La malvenue Autore: Claude Seignolle Editore: Edizioni Hypnos Data di pubblicazione: 14 settembre 2021 ISBN: 9791280110107 Prezzo (Euro): 16,9 (flessibile), 5,99 (ebook) N. Pagine: 228 Link per l’acquisto: Amazon |
Se leggete un certo tipo di letteratura di sicuro avete sentito parlare di Claude Seignolle (Périgueux, 25 giugno 1917 – Versailles, 13 luglio 2018), uno dei pilastri del weird francofono del secolo scorso. Uno dei suoi più grandi capolavori è senzadubbio il romanzo “La malvenue”, che oggi possiamo far rientrare anche nel genere folk-horror.
Questo romanzo racconta una storia di possessione (demoniaca?), con una palude maledetta e la testa di una statua, estremamente malvagia, che vuole riunirsi al suo corpo di marmo (marmo?). La trama, ambientata nella campagna francese nei primi del ‘900, si dipana su due piani temporali. Il primo è quello della sedicenne Jeanne, la Malvenue del titolo, che trova una strana pietra vicino alla palude, pietra che sembra parte di un viso scolpito e che ha di sicuro qualcosa di strano, come una volontà propria e che le farà commettere atti atroci.
Il secondo è un flashback che segue la storia del ‘Bretone’, il padre di Jeanne e di come ritrova la testa della statua e come questa distrugge pian piano la sua vita.
Pubblicato per la prima volta nel 1952, il romanzo si distingue per la sua capacità di evocare un’atmosfera densa di mistero e tensione, immergendo il lettore in un mondo dove il confine tra il naturale e il soprannaturale è sottile e spesso indistinguibile.
La scrittura di Seignolle è particolare, ben descrittiva e quasi aulica. Con una prosa ricca e suggestiva, riesce a dipingere un quadro vivido della vita rurale, trasmettendo con efficacia il senso di isolamento e di fatalismo che permea la comunità.
Inoltre l’autore non ci permette di correre verso la fine, ma detta un suo ritmo e noi ci dobbiamo adeguare, volenti o nolenti, agghiacciati o terrorizzati: come in una tortura, non ci è permesso chiudere gli occhi né accelerare verso la fine.
I personaggi di “La malvenue” sono tratteggiati con profondità e complessità, in particolare la protagonista, la cui evoluzione è centrale alla narrazione. La sua lotta interna tra scetticismo e credenza, tra razionalità e superstizione, rispecchia il conflitto più ampio della comunità in cui vive. Gli abitanti del villaggio, con le loro paure e le loro tradizioni, rappresentano un microcosmo di un’umanità intrappolata tra il passato e il presente, tra il mondo tangibile e l’ignoto.
“La malvenue” non è solo un romanzo gotico, ma anche un’opera che esplora temi universali come la paura dell’ignoto, il potere delle credenze e l’influenza del folklore sulle vite delle persone. Seignolle ci invita a riflettere su come le storie e le leggende possano modellare la nostra percezione della realtà e su come il passato continui a vivere nel presente attraverso la memoria collettiva.
COSA MI È PIACIUTO:
– Alcune scene davvero da incubo
– Ottima protagonista
-La storia è un vortice di malvagità soprannaturale
COSA NON MI È PIACIUTO:
– Alcune parti un po’ lente
– Nessuna spiegazione riguardo alla statua
👍CONSIGLIATO A:
se cercate un weird/folk horror con una prosa molto bella
👎NON CONSIGLIATO A:
se cercate horror sanguinolento o una scrittura “da spiaggia”
VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐