La giostra del maleficio | RECENSIONE

di Federico Rossi

Titolo: La giostra del maleficio
Autore: Jean Ray
Editore: Agenzia Alcatraz
Data di pubblicazione: 7 aprile 2023
ISBN: 978-8885772410
Prezzo (Euro): 16 (Copertina flessibile)
N. Pagine: 278
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Jean Ray, pseudonimo di Raymond Jean Marie De Kremer, è noto per essere uno dei maestri del genere gotico e horror del XX secolo. Nato in Belgio nel 1887 e morto nel suo paese natale, Gand, nel 1964, Ray ha condotto una vita travagliata, finendo anche in prigione per un paio d’anni. La sua produzione letteraria, spesso oscura e cupa, riflette il suo tumultuoso percorso esistenziale.

Qui in Italia è famoso soprattutto per il suo indiscusso capolavoro di letteratura fantastica: il romanzo Malpertuis.

La Giostra del Maleficio (“Le carrousel des maléfices”) rappresenta una raccolta di racconti che esplorano le profondità più oscure dell’animo umano. Con uno stile distintivo, Ray intesse storie che sfidano la ragione e affascinano il lettore con atmosfere cupe, inquietanti e stupefacenti.

Il titolo rispecchia bene il contenuto del libro, poiché il lettore viene malmenato e scosso, fino a farlo vacillare come appena scesi da una giostra molto rapida. Questa rapidità si trova nella maggior parte dei racconti, alcuni dei quali sono micro-racconti di 1-2 pagine, ma tinti di un nero impenetrabile.

Questo stile “nero” di Ray si manifesta attraverso la maturità della scrittura e nella sua abilità nel creare ambientazioni cupe e decadenti, popolate da personaggi inquietanti (diavoli, fantasmi, assassini… vecchiette) e situazioni sovrannaturali, crudeli, folli. Le sue descrizioni dettagliate e la sua prosa evocativa trasportano il lettore in mondi surreali, in cui il confine tra il reale e l’immaginario diventa sfocato.

La maestria di Ray nel mescolare elementi di suspense e orrore raggiunge il suo apice nei racconti contenuti in questo libro. Ogni pagina è intrisa di tensione e mistero, mantenendo il lettore incollato al testo fino all’ultima frase, che spesso stravolge o ribalta inaspettatamente il racconto.

L’unico punto debole di questa raccolta sta proprio nella rapidità dei racconti che, pur pungendo come un ago durante la lettura, non rimangono attaccati al lettore quando si posa il libro.

Chiude l’opera un racconto lungo, totalmente scollegato dal resto dei racconti in quanto sfocia nella “fantascienza”, ma comunque è un’ottima lettura.

COSA MI È PIACIUTO:
– Racconti brevi, fantasiosi e cattivi
– Ottima scrittura scorrevole
– Black humor affilatissimo

COSA NON MI È PIACIUTO:
– Come un giro di giostra, tutto finisce quando scendi
Alcuni racconti non funzionano

👍CONSIGLIATO A:
 se cerchi racconti neri e rapidi da leggere.
👎​NON CONSIGLIATO A:
se cerchi narrativa elaborata o lunga.

VOTO: 3/5⭐⭐⭐