Il Signore della Paura | RECENSIONE

di Federico Rossi


Titolo:  Il Signore della Paura
Autore: Gertrude Barrows Bennett
Editore:  Black Dog
Data di pubblicazione: 3 marzo 2023
ISBN: 979-1280168245
Prezzo (Euro): 19 (flessibile)
N. Pagine: 448
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Gertrude Barrows Bennett (Minneapolis, 18 settembre 1883 – San Francisco, 2 febbraio 1948) viene considerata colei che ha inventato il genera Dark Fantasy e le sue opere sono state pubblicate principalmente sulla rivista Argosy (sotto lo pseudonimo di Francis Stevens). Il romanzo Il Signore della Paura, riscoperto dalla casa editrice Black Dog, è stato originariamente pubblicato a puntate sulla rivista sopra menzionata diviso in sette parti, dal 14 Settembre al 26 Ottobre 1918 e successivamente ristampato in unico volume nel 1942.

Il Signore della Paura: tra pulp, archeologia e horror

“The Citadel of Fear” è un’opera che mescola con abilità diversi generi letterari, tra cui il fantasy, l’horror e la fantascienza, amalgamandoli tutti con una potente miscela di mistero e pulp.

Senza fare troppi spoiler, la storia ruota attorno ad unico personaggio principale, Colin “Boots” O’Hara, attorniato da una serie di personaggi secondari che comunque hanno, nell’arco della storia, ruoli fondamentali.

Il protagonista, con il suo compagno di viaggio Archer Kennedy, si inoltra in una zona di “colline maledette” del Messico, credendola disabitata, ma potenzialmente piena di vene aurifere. Una volta arrivati però trovano una bella hacienda, oltre la quale scoprono che una città Azteca è sopravvissuta intatta e abitata fino al XX secolo, isolata e nascosta al mondo. In questa città, Tlapallan, il culto del dio dell’aria Quetzalcoatl si scontra con quello del dio nero Nacoc-Yaotl e vengono gettate le basi per la seconda parte dell’avventura. Con un salto temporale di 15 anni, ci spostiamo negli USA dove la sorella di Colin viene attaccata da una bestia misteriosa…

Atmosfera e Stile

Lo stile dell’autrice è semplice e lineare, ma quello in cui eccelle è creare la giusta dose di mistero e aggiungere la suspense, palpabile in ogni pagina, per fare in modo che il lettore si trovi incollato alle pagine fino all’ultima parola. Pensando che originariamente il romanzo venne pubblicato a puntate è ben chiaro lo scopo di creare cliffhanger che costringessero il lettore ad acquistare il numero successivo della rivista (e per fortuna noi abbiamo il testo integrale).

Anche i personaggi sono ben caratterizzati e complessi. Concentrandoci sulla prima parte del romanzo vediamo Colin e Kennedy come figure che, sebbene distinte, si trovano legate da una curiosità comune. Entrambi sono motivati ad esplorare Tlapallan, ma da desideri diversi: il loro rapporto ambivalente è centrale nella trama e attraverso le loro interazioni Bennett esplora le tensioni morali tra etica e desiderio di potere. Tuttavia, sebbene ben caratterizzati, alcuni lettori moderni potrebbero trovarli un po’ archetipici, più simbolici che realistici, rispecchiando il gusto tipico della narrativa dell’epoca.

Influenze e Impatto

Il Signore della Paura è spesso considerato un precursore di molti temi e tecniche che si ritroveranno poi nella letteratura weird del XX secolo, influenzando autori come H.P. Lovecraft, Clark Ashton Smith e successivamente Stephen King. Grazie a Black Dog Edizioni abbiamo riscoperto un gioiello del proto-fantasy e horror gotico il quale rappresenta uno dei primi romanzi esploratori del potenziale orrorifico dell’archeologia e delle civiltà perdute.

Un plauso particolare all’edizione italiana, illustrata da Sara Crotti con numerosissime tavole molto suggestive.

COSA MI È PIACIUTO:
Trama misteriosa
– Suspense, azione, pulp

– Intrigante
Edizione illustrata

COSA NON MI È PIACIUTO:
Il cattivo che fa lo spiegone finale
Forse troppo lungo

VOTO: 4/5⭐⭐⭐⭐

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