di Federico Rossi
In un’epoca in cui la letteratura sembra essere dominata dai best-seller e dai trend del momento, una rivista sta riscoprendo e celebrando il fascino eterno della letteratura weird e fantastica. Si tratta di una pubblicazione unica nel suo genere che, attraverso racconti, interviste, approfondimenti e illustrazioni, trascina i suoi lettori in mondi al di là della realtà.
Stiamo parlando di Hypnos, rivista di letteratura weird e fantastica, edita, ovviamente, da Edizioni Hypnos, casa editrice specializzata nel weird in tutte le sue forme.

Arrivata, nel momento in cui scriviamo, al numero 14, questa rivista ha fatto della diversità la sua bandiera. Ogni numero presenta una miscela di autori contemporanei, storici e riscoperte, dando vita ad un arazzo narrativo che attraversa epoche e stili. Dai racconti gotici dell’Ottocento alle visioni distopiche del XXI secolo, ogni pagina promette un’esperienza unica e inaspettata. Dai grandi maestri della letteratura ai nuovi talenti emergenti, ogni numero offre un’opportunità unica di entrare nella mente degli autori e di valutarne il gusto e la bravura.
Questa pubblicazione è anche lo sfogo dove confluiscono i racconti vincitori dell’annuale Premio Hypnos, un concorso di scrittura per il miglior racconto inedito a tema weird e fantastico in lingua italiana.

La rivista va oltre la pura narrazione. Gli articoli di approfondimento esplorano temi, tendenze ed evoluzioni legate alla letteratura weird. Con contributi da critici, accademici ed esperti del settore (per fare alcuni nomi: Andrea Vaccaro, enciclopedia vivente del weird, Andrea Bonazzi, uno dei maggiori esperti di narrativa fantastica in Italia, Giuseppe Lo Biondo, esperto di storie di fantasmi, Ivo Torello, scrittore e artista che si occupa anche del comparto grafico della rivista, e molti altri), ogni numero offre una panoramica del mondo del fantastico, arricchendo la comprensione e l’apprezzamento del genere.
Alcuni esempi di tali articoli sono approfondimenti sulla vita degli autori presentati, una rubrica sulle pubblicazioni weird estere o addirittura una serie di trattati di arte pittorica inserita nel contesto del fantastico.
Ma non è solo la scrittura a far brillare questa rivista. Le illustrazioni, curate con meticolosità, offrono un complemento visivo ai racconti, immergendo il lettore in ambientazioni e atmosfere che vanno al di là delle parole. Ogni disegno è una finestra su mondi sconosciuti, creando una sinergia perfetta con le storie raccontate. Alcuni tra gli artisti ricorrenti sono: Gino Carosini, Cristiano Sili e Giuseppe Balestra.

In un mondo sempre più omogeneizzato, una rivista periodica (la cadenza dei numeri ha un tempo variabile, vengono pubblicati circa 1-2 numeri all’anno) di letteratura weird e fantastica si distingue come un faro per gli amanti di questa narrazione unica e straordinaria, dimostrando che le storie di genere hanno sempre un posto speciale nel cuore dei lettori.
Una nota doverosa: non tutti i numeri sono (purtroppo) di facile reperibilità. Se volete un “assaggio” di questa rivista, tra quelli facilmente reperibili vi consiglio il numero 11 che potete recuperare su Amazon a questo link, che ritengo uno dei migliori a livello di contenuti narrativi.
