di Federico Rossi
Titolo: 25 racconti neri e fantastici Autore: Jean Ray Editore: Agenzia Alcatraz Data di pubblicazione: 20 marzo 2025 ISBN: 978-8885772533 Prezzo (Euro): 22 (flessibile) N. Pagine: 534 Link per l’acquisto: Amazon |
25 Racconti Neri e Fantastici è la quarta pubblicazione del grande autore belga Jean Ray, uno dei maestri della letteratura gotico/fantastica europea, nella collana Bizarre di Agenzia Alcatraz. Come da titolo, ci troviamo di fronte ad un’antologia molto lunga, forse la più emblematica delle antologie di questo autore e raccoglie le sue opere migliori degli anni 1940–1947, periodo comunemente definito la ‘grande stagione’ del suo fantastico nero. Molte di queste storie erano state in origine pubblicate in riviste o in altre raccolte e riunite successivamente, nel 1961, nel volume originale della collana ‘Bibliothèque Marabout’.
Perché i morti avrebbero dovuto farmi paura? I vivi mi avevano fatto soffrire tanto. I morti potevano forse essere più cattivi?
L’antologia alterna racconti fantastici, racconti noir e racconti gotici, le ambientazioni sono spesso notturne e decadenti, con protagonisti uomini solitari, come l’autore stesso, che si ritrovano volenti o nolenti in situazioni fantastiche o soprannaturali. Le descrizioni gotiche e macabre, insieme alle atmosfere evocative, costruiscono un senso di angoscia ed i colpi di scena, quando arrivano, rappresentano una logica distorta, ma inattaccabile.
Lo stile barocco di Ray è estremamente ricco e si rifà spesso allo stile gotico inglese, oltre che attingere ad alcuni classici dell’horror e del weird come Poe e Hodgson. Un esempio lo troviamo nel bellissimo racconto marinaresco “Il salterio di Magonza” dove un’imbarcazione finisce per raggiungere una dimensione alternativa popolata da mostri raccapriccianti. Questo racconto ricorda moltissimo le opere di Hodgson ed è evidente che Tim Curran si sia ispirato anche a quest’opera per il suo romanzo Dead Sea, che è in pratica una sua rivisitazione moderna.
… nel chiarore scarlatto, vedemmo tre enormi tentacoli, alti come tre alberi sovrapposti, percuotere spaventosamente lo spazio e una formidabile figura fatta d’ombra, punteggiata da due occhi d’ambra liquida, sollevarsi all’altezza della murata di babordo e gettarci uno sguardo terrificante.
I paesaggi descritti, spesso portuali e nebbiosi, o paludi misteriose, o antiche dimore avvolte nel silenzio, diventano essi stessi personaggi, emanando un senso di pericolo e di segreti inconfessabili, come nel primo racconto qui presentato, “Il vicolo tenebroso“, dove un’antica via di pietra nascosta a tutti diventa teatro di una minaccia invisibile, che incombe sull’intera città. Un altro esempio è la triste palude de “La storia del Wulkh”, un luogo maledetto che nasconde l’antica bestia mostruosa.
La varietà tematica all’interno della raccolta è notevole e offre un viaggio affascinante nell’orrore letterario di metà Novecento, rivolgendosi tanto agli appassionati di weird fiction quanto ai neofiti del genere. Non a caso questa antologia ha avuto negli anni numerose ristampe, che testimoniano il suo valore duraturo, inoltre l’attenta cura nella selezione dei racconti più rappresentativi della produzione oscura e visionaria di Ray si rivela un vero e proprio tesoro per gli amanti del gotico, del fantastico e del mistero con sfumature orrorifiche.
– Andiamo Jean-Baptiste, lasciali là… Non si impara niente di buono dai libri.
COSA MI È PIACIUTO:
– Ampia varietà
– Non stanca mai
– Ogni racconto ha un suo perché
– Ottime atmosfere
COSA NON MI È PIACIUTO:
– Protagonisti ripetitivi
👍CONSIGLIATO A:
Sia a neofiti che a vecchi esperti del genere, è una pietra miliare che va letta
👎NON CONSIGLIATO A:
Se cerchi splatter, ma prima o poi lo leggerai…
VOTO: 5/5⭐⭐⭐⭐⭐